Carissime Amiche ed Amici Rotariani,
Nel Calendario rotariano, Novembre è il mese della Fondazione Rotary. Parlare di Fondazione significa parlare di uno strumento, di una struttura chiave per la vita stessa della nostra Associazione: determinante a garantire service alla collettività, a promuovere la comprensione internazionale, la pace. Il mese di Novembre, insomma, è centrale nella vita rotariana, per disegnare compiutamente il nostro percorso annuale. Da qui la necessità di conoscere la Fondazione, dalla sua genesi allo sviluppo attuale, dalla sua struttura organizzativa alla sua capacità di incidere nel mondo, premessa per vivere compiutamente il Rotary.
Merita dunque, ancora una volta, ricordarlo. La Fondazione nasce nel 1917, quando l’allora Presidente uscente del Rotary, Arch Klumph, propose di istituire un fondo di dotazione “allo scopo di fare del bene nel mondo“. Suscita un sorriso, oggi, ricordare che una grande intuizione, un grande progetto partiva da basi finanziarie apparentemente ridicole: 26,50 dollari. Ma, a maggior ragione, dobbiamo ricordare che da quella intuizione e da quella decisione ha preso vita un processo capace di incidere su innumerevoli progetti benefici e di cambiare la vita di milioni di uomini.
Ricordare, con orgoglio. Negli ultimi 100 anni la Fondazione ha speso circa 3 miliardi di dollari per progetti sostenibili ed efficaci, vale a dire in grado di migliorare la vita di tante persone in tutto il mondo. Orgoglio: perché ogni intervento, ogni service, ogni progetto risulta possibile e realizzabile solo grazie al contributo dell’universo rotariano. Orgoglio: perché oltre il 90% delle donazioni -come da bilancio certificato ad opera di qualificati Enti internazionali, tra i più rigorosi a livello mondiale- va al sostegno dei progetti di service che il Rotary promuove in giro per il mondo.
Orgoglio: perché protagonisti sono i 35.000 Club che progettano e gestiscono i vari service nelle sei aree principali di intervento del R.I.: pace, acqua, protezione di madri e bambini, istruzione, sostegno alle economie locali, lotta alle malattie. Orgoglio: perché la lotta alla polio significa Rotary. Polio mai così vicina alla eradicazione (solo una dozzina di casi, concentrati in soli due Paesi, quest’anno), in una battaglia però ancora non conclusa, che ci ammonisce a non far venire meno il nostro impegno. Basta davvero poco a salvare una vita: con 50 centesimi di euro si può proteggere un bambino dal rischio di contrarre la polio. E oggi il Rotary è affiancato nella sua battaglia dalla Bill & Melinda Gates Foundation, che per ogni dollaro impegnato dal Rotary ne versa due aggiuntivi.
Orgoglio: perché è stato un rotariano italiano, Sergio Mulitsch del R.C. Treviglio, sulla base del programma di solidarietà internazionale 3H (Health, Hungry, Humanity), a lanciare l’idea di organizzare una campagna mondiale contro la poliomielite per i bambini dei Paesi poveri e a sperimentare una prima campagna di vaccinazione che, partendo dall’Italia, portò il vaccino nelle Filippine, ormai 40 anni or sono. Polio, ma non solo. Le donazioni alla Fondazione Rotary, infatti, consentono la elargizione di fondi per finanziare interventi a favore della pace, a fornire accesso all’acqua potabile, a rafforzare le economie locali.
Il prossimo Seminario, il SEFR, che si terrà a Siena il giorno 17 novembre sarà l’occasione per ricordare e approfondire questi temi. È un invito a partecipare. Tanto più che a Siena parleremo anche di un progetto – “66 gocce. Con i giovani” – dedicato a Massimiliano Tacchi.
Vi saluto in amicizia
Giampaolo Ladu
DG 2071