Lettera del Governatore del Distretto 2071 di Maggio 2018

Carissime Amiche ed Amici Rotariani,

per un verso, un anno rotariano si avvia verso la conclusione; per un altro verso, il Mese di Maggio che è dedicato, nel calendario rotariano, “all’Azione giovanile” ci proietta verso il futuro e apre l’orizzonte ad un percorso che ci vincola tutti a pensare positivo, a “voltarci indietro per guardare avanti”.

Molteplici sono i modi e gli strumenti con i quali il Rotary considera i giovani e dà loro spazio. Rotaract ed Interact, innanzitutto, ma le iniziative rotariane a favore dei giovani, per coinvolgere i giovani, sono davvero innumerevoli e tutte orientate e pensate in ragione della loro crescita umana e professionale. E non solo: perché l’obiettivo ultimo è quello di indicargli il percorso rotariano, in chiave di valori, cultura e leadership. Ed ecco il RYLA, lo Scambio Giovani, le Borse di Studio, il RYPEN…

Creare un vero rapporto con i giovani, aprire canali non formali di confronto, parlare una “lingua” che loro non sentano estranea e che, quindi, non sia di ostacolo ad un dialogo aperto e sincero non è facile, come tutti sappiamo e soprattutto sa chi ai giovani ha dedicato il proprio impegno professionale di insegnante.

Cultura e formazione sono, sotto questo profilo, due chiavi fondamentali. Nessun rapporto costruttivo con i giovani regge se non si costruisce un canale di comunicazione che sappia portare al riconoscimento, prima, ed alla condivisione, poi, di alcuni valori. Ed allora un percorso comune e condiviso risulta essenziale per ritrovarsi, quasi inavvertitamente -ma, in realtà, in forme solide- sui valori che caratterizzano il Rotary.

Valorizzare i giovani non è, dunque, una scelta: è un percorso ineludibile. Ma valorizzare non significa abbandonarsi a forme di paternalismo. Significa capire i giovani, le loro esigenze, le loro abitudini, il loro linguaggio. Significa saper dare loro una sponda -non invasiva, non prevaricante-, mettersi a disposizione per consentirgli di comprendere prima, e poi amare, i valori del Rotary. Significa non ostacolare il loro “viaggio” verso il Rotary, che devono però conquistare solo attraverso la loro maturazione ed i loro meriti. Interact e, soprattutto, Rotaract hanno questa caratteristica e questa funzione: di creare le condizioni per un autonomo processo di maturazione, in vista di un possibile -possibile!- ingresso nel Rotary, se e quando il merito individuale lo richieda e lo giustifichi, senza alcun automatismo. Sotto questo profilo, va salutata con grande piacere la nascita di un nuovo Club -Firenze Granducato-, caratterizzato da un’età media assai bassa; e la prossima nascita di un altro Club -Bagno a Ripoli-, pure composto da soci giovani. Ed è questa, ad evidenza, la strada da seguire per ringiovanire e rinnovare la nostra compagine sociale.

Nei giorni scorsi, si sono svolti a Quercianella il RYPEN, per i più giovani; ed il RYLA, all’Elba, per i ragazzi in età più matura: eventi ai quali ho partecipato per far sentire la presenza del nostro Distretto. Se il RYPEN serve a dare un segnale del Rotary e del suo significato ai giovanissimi, il RYLA, giunto alla sua 36° edizione, ancora una volta in collaborazione con il Distretto 2072, è servito a proporre una riflessione più articolata e impegnativa a ragazzi a loro volta più maturi. E i risultati che sono emersi dagli elaborati dei partecipanti (ben 88, 44 per ciascun Distretto) hanno confermato che esistono solide basi per guardare avanti con ottimismo, dopo esserci voltati a guardare indietro. Il RYPEN, in maniera più problematica, anche in ragione della giovanissima età dei partecipanti, ed il RYLA, come da tradizione, confermano che la scelta di lavorare con i giovani è più che corretta: è fruttuosa.

E per guardare avanti, ad un futuro che è ormai prossimo, non posso non ricordare che a breve saremo impegnati nell’evento conclusivo di questa annata. Nei giorni 9 e 10 giugno, a Pisa, in una sede di particolare fascino, il Teatro Verdi, si terrà il V Congresso Distrettuale. È, sarà, l’occasione per tutti di riflettere su quanto, insieme, abbiamo saputo fare. Insieme vi chiedo di guardare al futuro.

Vi saluto in amicizia

Giampaolo Ladu
DG 2071