Carissime Amiche ed Amici Rotariani,
è arrivato il momento dell’ultima lettera, il momento di un commiato personale, il momento di voltarsi indietro per andare avanti, come avevo già scritto e mi piace ripetere. Andare avanti: questo è il nostro compito, questa è la linea guida che ci viene dal Rotary. Senza retorica, ma per il solo piacere di servire.
Senza retorica, vi confesso che è stato un anno impegnativo e pesante, ricco di appuntamenti ed incontri, assorbente anche di molti spazi personali. Altrettanto ricco, però, di stimoli. Le visite ai Club -ogni visita- hanno rappresentato una occasione di confronto, di dialogo tra rotariani, di scambio di idee e di proposte: un percorso di crescita, insieme, nel nostro mondo rotariano. Voglio credere che anche gli errori, le difficoltà, le divergenze di opinione siano aspetti salienti di questo percorso: per me, lo sono stati. Ho molto imparato, sul piano umano ancor più che sul piano rotariano, dagli incontri e dalle visite ai Club; dalla conoscenza di tanti rotariani e di tanti “caratteri” diversi: altrettanti stimoli al confronto ed alla tolleranza reciproca, giusto l’insegnamento di Tristano Bolelli.
Le difficoltà -ogni difficoltà- sono state superate grazie ai Club ed ai soci ed alla volontà comune di fare Rotary. Fare Rotary, con semplicità, in nome dei nostri valori, ma sempre e comunque verso finalità condivise. Sotto ogni profilo, almeno per me, i Club ed i soci sono stati essenziali, una sorta di ragione di fondo, per fare Rotary. Grazie ai Club ed ai soci mi è stato possibile coniugare la “teoria” rotariana, le regole del Rotary (ovviamente imprescindibili) alla vita rotariana concreta, operativa, come vissuta nelle singole realtà, in altrettante declinazioni di quanti sono i Club. Ecco: il confronto, lo scambio di opinioni, anche le divergenze hanno trovato sintesi in un dialogo continuo. È la vera ricchezza del Rotary.
Giugno è il mese, nel nostro calendario, dedicato ai Circoli del Rotary. Un modo diverso di fare Rotary, mediante l’associazione a gruppi internazionali che condividono le stesse passioni: un modo diverso e divertente per fare amicizie nel mondo, esplorare hobby e professioni ed arricchire la propria esperienza rotariana.
Non intendo, qui, provare a fare una sintesi dell’annata. Non è compito mio -non qui, non ora- valutare il lungo percorso di questo anno. Non posso, però, non esprimere un grazie al mondo rotariano, al nostro Distretto per quel che mi ha dato. Voglio, invece, e devo, ringraziare tutta la “mia Squadra”, tutti coloro che hanno profuso impegno, senza risparmio, per il Distretto. E un ringraziamento a mia moglie, Silvia, per la pazienza e lo spirito con il quale ha saputo condividere il mio impegno. Ma non voglio dare spazio alla retorica.
Tra pochi giorni, sabato 8 e domenica 9 giugno, celebreremo a Pisa, in una cornice davvero fuori dal comune, il Teatro Verdi, il nostro V Congresso Distrettuale.
Da tempo conoscete date e programma. Ho cercato di mantenere fede alla fama che, da sempre, caratterizza il nostro Distretto, considerato il Distretto della Cultura.
Rotary e Cultura: binomio inscindibile. Non mera erudizione, ma metodo per guardare avanti ed andare avanti.
Vi saluto in amicizia
Giampaolo Ladu
DG 2071