Carissime Amiche ed Amici Rotariani,
lasciamo alle spalle un anno difficile e, soprattutto, funestato da un lutto che ancora ci tocca, nel ricordo di un Governatore scomparso prima ancora di assumere il suo impegno, ma che ha lasciato l’impronta del suo entusiasmo, della sua empatia, del suo calore umano. Comincia un nuovo anno, che sarà sicuramente impegnativo. Tanto più se sapremo affrontare gli impegni che ci attendono, il lavoro che dovremo fare, insieme, in nome del Rotary e in memoria di Massimiliano, nel solco dei progetti che lui aveva elaborato. Ne deriva, credo, il dovere di una piena dedizione al servire al di sopra di ogni interesse personale.
È allora significativo ricordare che Gennaio rappresenta, per il Rotary, il mese dell’Azione Professionale. Rotary vuol dire capacità di leadership: ciò che implica e significa che ogni rotariano deve esprimere al meglio le sue qualità professionali, per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze della società, a maggior ragione quando le condizioni socio-economiche del Paese sono segnate dal perdurare di una situazione di crisi. Servire, dunque, deve essere il nostro impegno. Non basta solo partecipare, che è un modo. affatto marginale di vivere il Rotary, che non è solo indossare la rotellina. Non basta. Servire è fare Rotary: con la propria professionalità, e sempre con dedizione; è esprimere il proprio sapere, le proprie capacità specifiche; è dare pienezza e valore al nostro agire in ogni momento della nostra vita professionale, secondo canoni di correttezza e rettitudine, oltre che di disinteresse personale.
Servire sul territorio, in ambito locale innanzitutto, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Non sono certo le occasioni che mancano. Anche in questo caso, essere rotariani significa non solo cogliere le occasioni “evidenti”, ma saper cercare e, addirittura, creare le occasioni. La storia del Rotary è intessuta degli esempi di rotariani che hanno saputo e sanno sacrificare se stessi, la propria famiglia, le proprie vacanze per andare incontro alle esigenze dei tanti che hanno bisogno e necessità.
I “Volontari del Rotary” costituiscono un esempio perfetto. Tutti noi siamo “volontari”. Ma nel caso specifico, si tratta di un gruppo “specializzato”, una task force di professionisti nelle più svariate discipline, pronti a mettere a disposizione le loro professionalità, gratis, in tutte le situazioni di emergenza, in parallelo con la protezione civile.
È un altro modo di declinare il nostro impegno, che si collega ad un processo di crescita destinato ad acquisire una maggiore rilevanza in una prospettiva di lungo periodo. E non esiste un modo migliore per garantire questo risultato se non quello di coinvolgere i nostri giovani. Ai giovani dobbiamo trasmettere i nostri saperi ed i nostri valori, evitando tentazioni o inclinazioni paternalistiche, che portano, inevitabilmente, a ripulse e ad abiure. Con un linguaggio che sa sempre farsi capire: l’esempio. Solo così possiamo favorire le condizioni che ci permettono di parlare al nostro presente, più che al nostro futuro.
Con l’augurio, che voglio ancora rinnovare, di un felice e proficuo anno nuovo e in amicizia Vi saluto con amicizia
Giampaolo Ladu
DG 2071