Lettera del Governatore del Distretto 2071 di Gennaio 2018

Carissime Amiche ed Amici Rotariani,
si è appena chiuso un anno ancora una volta non facile -è una costante, pare, nel nostro mondo e comincia un nuovo anno, che inevitabilmente ci proporrà altrettanti problemi ed ulteriori difficoltà.
Ma questo incipit non vuole certo essere un cedimento allo sconforto o al pessimismo. È solo un richiamo alla realtà, agli impegni che ci attendono, al lavoro che dovremo fare, insieme, in nome del Rotary. È un invito, semmai, ad una dedizione, se possibile, più convinta al servire al di sopra di ogni interesse personale. È un invito a vivere i prossimi dodici mesi con l’entusiasmo, la voglia di fare che sono la cifra del Rotary.
Non è fuor di luogo, quindi, ricordare che Gennaio rappresenta per il Rotary il mese dell’Azione Professionale. E se il Rotary è composto da leader, ogni rotariano è chiamato ad esprimere al meglio le sue qualità professionali, per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze della società, tanto più quando le condizioni socio-economiche del Paese continuano a definire una situazione di crisi ed il contesto internazionale, caratterizzato da pericolose tensioni, sembra prefigurare rischi di conflitti, non solo locali.
Servire, dunque, e non solo partecipare. Partecipare, semplicemente partecipare, infatti, è un modo affatto marginale di vivere il Rotary. Partecipare, per paradosso, significa solo indossare la rotellina. No: non basta. Servire è fare Rotary. Ciascuno con la propria professionalità, e sempre con dedizione. Servire è esprimere il proprio sapere, la propria capacità specifica, dando pienezza e valore al nostro agire in ogni momento della nostra vita professionale, quale che sia, ed imprenditoriale, secondo canoni di correttezza e rettitudine, oltre che di disinteresse personale.
Servire sul territorio, in ambito locale, a livello nazionale ed anche internazionale. Dire che le occasioni non mancano è solo riduttivo, se non un facile alibi. Le occasioni possono essere cercate e addirittura create, come dimostrano i tanti esempi di rotariani che sacrificano se stessi, la propria famiglia, le proprie vacanze per andare incontro alle esigenze dei tanti che hanno bisogno e necessità.
La costituzione dei “Volontari del Rotary” ne è un esempio perfetto. In coerenza con quanto già fatto a livello nazionale con il Protocollo d’intesa tra Protezione civile (Palazzo Chigi) e Rotary Italia, un Protocollo specifico è stato definito anche a livello di Regione Toscana ed è alla firma della Giunta regionale e vede protagonista il nostro Distretto 2071. Professionisti dei più svariati campi e di molteplici specializzazioni si sono dichiarati pronti a mettersi a disposizione, a donare il loro tempo, a garantire il loro sapere, la loro opera a favore di chi ha subito eventi negativi.
È necessariamente un processo di crescita che acquista maggiore rilevanza se siamo capaci di dargli una prospettiva di lungo periodo. E se non esiste un solo modo per garantire questo risultato, certo un modo sicuro di conseguire questo obiettivo è quello di coinvolgere i nostri giovani. Ai quali dobbiamo trasmettere i nostri saperi ed i nostri valori. Senza paternalismi, ad evitare ripulse ed abiure.
Con un linguaggio che sa sempre farsi capire: l’esempio. Perché, allora, parliamo al nostro presente, più che al nostro futuro.
Con l’augurio, che voglio ancora rinnovare, di un felice e proficuo anno nuovo e in amicizia

Giampaolo Ladu
DG 2071