Cari Soci,
dopo la prima lettera mensile nella quale vi ho esposto in linea generale i miei pensieri a livello programmatico, con questa seconda lettera intendo invece iniziare un percorso ed approfondire alcuni temi nel rispetto della destinazione che il Rotary attribuisce ad ogni mese dell’anno rotariano. Il mese di Agosto è destinato all’Effettivo e allo Sviluppo di nuovi Club. L’argomento è quanto mai attuale, molto sentito e dibattuto in tutti i Club perché costituisce quell’insieme di aspetti che potrei definire “il termometro” del Club da cui dipende la propria capacità di esistenza, sviluppo e operatività. Il mese di Agosto è un mese di vacanza e riposo e purtroppo non consente a livello distrettuale di fissare riunioni e seminari finalizzati a questo specifico argomento per cui si tende a spostarlo o al mese precedente o al mese successivo. Io ho ritenuto di anticiparlo con la riunione SEFF del 16 Luglio a Punta Ala dove abbiamo affrontato questo tema fornendo elementi statistici ed alcune importanti considerazioni sui principali andamenti dei Club del Distretto verificati nel corso degli ultimi anni cercando anche di individuare situazioni critiche che meritano la nostra attenzione. Abbiamo anche discusso con i presenti le possibili spiegazioni a questi dati cercando di capire meglio i punti deboli della nostra organizzazione, verso i quali dovremo concentrare il nostro impegno e la nostra attenzione, e quelli di forza che consentono di mantenere un effettivo stabile e addirittura in leggera crescita. Come già ho avuto modo di scrivere nella precedente lettera l’Effettivo, ivi incluso lo sviluppo di nuovi Club, rappresentano, a mio giudizio, uno dei fattori centrali che condizionano il successo del Rotary intendendo attribuire a questo aspetto la vera identità e credibilità del nostro sodalizio da cui ne conseguono le attività e le progettualità che il Club poi è in grado di mettere in campo. Si è parlato molto di quantità e qualità due aspetti apparentemente vicini e complementari ma nella realtà talvolta distanti tra di loro ed in grado di generare contrasti all’interno dei Club. Il Presidente Int.le John Germ, che ho avuto modo di incontrare pochi giorni fa a Napoli, ha ribadito certo l’obiettivo della quantità, che è connaturale allo sviluppo di ogni Associazione di persone, ma ha anche affrontato convintamente il concetto di quantità nella qualità ritenendo quest’ultimo aspetto assolutamente imprescindibile per mantenere saldamente confermati i principi e i valori rotariani.
Quindi cari amici dobbiamo impegnarci tutti nella ricerca di nuovi soci ma con intelligenza, privilegiando se possibile giovani e donne meritevoli nella logica della diversità professionale, ma soprattutto dobbiamo usare molto buon senso evitando di favorire amici o amici degli amici poco convinti che poi non partecipano alla vita del Club o peggio giungere a cooptare o cercare di cooptare persone che orbitano in territori di altri Club rischiando così di alimentare controversie e contrapposizioni assolutamente negativi per l’amicizia e convivenza dei Club. E’ importante inoltre, in aree urbane ad alta densità di Club, che vi sia una norma di comportamento condivisa tra i vari Club che stabilisca regole valide per tutti al fine di evitare che un possibile socio non ammesso da un Club con valide motivazioni, venga invece cooptato da un altro facendo perdere di credibilità l’immagine rotariana di serietà e coerenza che invece dobbiamo assolutamente difendere e garantire. Io vi ho già esposto il mio pensiero e ribadisco che prediligo la qualità alla quantità se mi trovo di fronte ad una scelta alternativa ma è ovvio che penso esista e possa essere perseguito l’obiettivo del P.I. e cioè “la quantità nella qualità”.
Consentitemi inoltre un ulteriore pensiero a me molto caro e che mi serve per introdurre l’altro aspetto legato ai nuovi Club “la convivenza costruttiva e amichevole tra i Club”. Mediamente tutti i Club si parlano, collaborano e condividono iniziative e progetti e questo è un aspetto di assoluto valore e rilievo pur nel rispetto delle specifiche diversità di ciascuno. Purtroppo talvolta si rilevano invece situazioni di conflittualità assolutamente inaccettabili perché non solo penalizzano le attività dei Club ma mettono in dubbio il valore del Rotary ed i suoi principi che non dobbiamo mai perdere di vista. Esorto quindi tutti i Club che si trovassero in questa situazione a riflettere attentamente sul problema cercando di superarlo reciprocamente perché solo con il dialogo mettendo da parte i rancori ed evitando atteggiamenti potenzialmente invadenti, si può ricreare un clima sereno e costruttivo. Ricordatevi che io sarò il primo a non dover creare assolutamente tensioni e malumori ed anzi mi prodigherò laddove necessario, per ricostruire un giusto clima di convivenza rotariana. Tutte queste considerazioni, come sopra accennato, sono importanti per introdurre il tema dei nuovi Club anch’esso molto discusso durante l’ultimo seminario, che ha creato e sta tutt’ora creando non pochi problemi e giudizi fortemente critici. Oltre alla nascita di un nuovo Club nelle forme ordinarie vi sono, come tutti voi sapete, due nuove forme previste dal R.I.: il Club satellite e l’E-Club. Entrambi rappresentano nuove soluzioni proposte dal Rotary nell’intento di favorire in ogni modo e forma nuove affiliazioni e quindi nuovi Club. All’01/07/2016 mi risultano attivati nel Distretto 6 Club Satellite ed un E-Club. Il Club Satellite nasce e dipende sostanzialmente dalla volontà del Presidente di un Club che poi ne diviene sponsor ed in relazione al quale il Governatore però non può assumere alcun ruolo vincolante. Questa tipologia dovrebbe cercare di preparare, con un numero iniziale di almeno 8 soci, la nascita, in tempi ragionevoli e comunque brevi, un nuovo Club completamente autonomo in un territorio e/o in una realtà dove la nascita di questo nuovo Club possa ritenersi necessaria ed opportuna. La realtà però non è spesso così perché talvolta questa tipologia di Club nasce per decisione unilaterale del Presidente, per sue personali volontà ed esigenze o perché non vi è alla base un programma concreto, organico e temporalmente valido che ne costituisce indispensabile fondamento e presupposto. In carenza di elementi certi e validi questa tipologia di Club va avanti negli anni senza riferimenti certi e priva di obiettivi concreti non potendo così rappresentare lo strumento voluto dal Rotary. Occorre quindi riflettere con attenzione e serietà prima di inoltrarsi in questa strada coinvolgendo il proprio Club e valutandone la validità, l’opportunità e la fattibilità dell’iniziativa evitando nel contempo di creare problemi ad altri Club già operanti sul territorio. Quindi raccomando il rispetto di regole elementari di coerenza e di buon senso tenendo presente che la costituzione di un nuovo Club ha da sempre una sua strada maestra ben conosciuta e tracciata: laddove un Club, che ne può divenire Club padrino, intraveda una possibilità concreta di un nuovo Club con territorio non coperto e potenzialità di soci, ne parla al Governatore e lascia a lui l’iniziativa di valutare la fattibilità della cosa secondo le regole ordinarie. Vi è poi l’E-Club che rappresenta in realtà un Club ordinario a tutti gli effetti seppure non operante su uno specifico territorio ma nel Web con soci appartenenti ai luoghi più lontani e disparati. Come voi sapete alla fine di Giugno è nato il primo E-Club nel nostro Distretto e che vanta circa 26 soci. La motivazione per aderire a questa forma particolare di Club oltre alle difficoltà legate ai vasti spazi territoriali è data dall’impossibilità a partecipare fisicamente alle riunioni per motivi di lavoro che impongono molte persone a frequenti viaggi o assenze prolungate rispetto all’abituale residenza e/o sede di lavoro. Anche in questi casi non vi è nulla in contrario in via di principio ma va ricordato che devono essere osservate tutte le regole di opportunità che stanno alla base e che ne giustifichino la scelta operata con comportamenti chiari e trasparenti verso eventuali Club di appartenenze dei soci evitando anche in questo caso spiacevoli risentimenti e inutili conflittualità pur nel pieno rispetto della libertà e volontà di ciascuno. Vi ricordo che in tutte le nostre manifestazioni e modo di essere ci dobbiamo sempre porre al di sopra di ogni interesse personale dando nel contempo risposta positiva alle ben note 4 domande che sicuramente voi tutti ricordate. Il miglior Rotary si ottiene solo se tutti noi operiamo per la crescita comune e condivisa valorizzando le diversità e le potenzialità di ciascuno di noi. Mi auguro che quanto vi ho detto costituisca sereno motivo di riflessione e che alla luce di questo possiamo tutti convintamente ritenerci impegnati al rispetto delle regole che peraltro dobbiamo applicare anche con coerenza e senso di responsabilità. Ciò rappresenta per ciascuno di noi un esempio sicuro e affidabile verso quella società che dobbiamo cercare di aiutare e migliorare ponendoci al servizio dell’umanità. In quest’ottica, consentitemi, io vedo le migliori speranze verso un effettivo in crescita e di qualità capace anche di essere attrattivo verso i giovani, le donne e verso chi intravedesse in questi valori una possibile risposta ai tanti problemi irrisolti della nostra società potendo così conseguire anche il risultato puramente quantitativo.
Colgo l’occasione per ricordare a tutti voi l’appuntamento del 10 Settembre in luogo ancora da definire nel quale si parlerà, in termini di dibattito e nella forma innovativa da me voluta, sui temi legati alle nuove generazioni, all’Etica e alla Leadership con la speranza di vedervi numerosi perché se è importante parlare di effettivo non lo è assolutamente meno analizzare le problematiche della nuove generazioni in tutti i suoi vari aspetti con particolare riferimento a quei valori che da sempre ci dovrebbero contraddistinguere in modo positivo e distintivo.
Un sincero augurio di un sereno e proficuo periodo di vacanza e riposo a voi e a tutte le vostre famiglie.
Alessandro VIGNANI
DG D.2071