Massa Marittima e Punta Ala
Nel pieno dell’estate abbiamo ricevuto comunicazione che il Distretto 2071 Toscana avrebbe organizzato un seminario di formazione nel nostro territorio il 16 luglio, al Golf Hotel Punta Ala, con il seguente programma:
SEFR – Seminario sull’Effettivo
SEPR – Seminario Presidenti
Con interesse abbiamo anche appreso che il programma comprendeva una visita alla città di Massa Marittima nel pomeriggio del 15 luglio, come proposta culturale riservata ai partecipanti al seminario e ai loro accompagnatori, e una cena a conclusione della giornata.
Il nostro Club si è particolarmente impegnato nell’organizzazione di questo incontro, contando soprattutto sulle competenze del nostro socio Sandro Poli.
A partire dalle ore 18.00 abbiamo programmato la visita ad alcuni siti di particolare interesse: il Museo di Arte Sacra, il Museo degli Organi antichi e la sede della Società dei Terzieri con la vicina Chiesa di Sant’Agostino. Sandro ha accompagnato il gruppo di quasi trenta persone che, particolarmente motivate, hanno seguito con molto interesse le sue spiegazioni, rese ancor più avvincenti dal fatto che, oltre alla competenza, ci ha messo anima e passione.
Nel Museo di Arte Sacra i visitatori hanno ammirato, oltre ai magnifici pezzi provenienti dalla Cattedrale di San Cerbone, anche il capolavoro “La Maestà” di Ambrogio Lorenzetti. Quest’incontro con l’arte antica ha destato molta emozione e ammirazione, rendendo giustizia alla bellezza del luogo e ai tesori che ospita. Passando da Corso Diaz, una tappa fondamentale è stata la visita al Museo degli Organi antichi, accompagnati dal suo fondatore, che è riuscito a mettere insieme pezzi unici, incredibilmente ben conservati e funzionanti; davvero alta la partecipazione dei presenti durante l’ascolto di alcuni brani di Chopin suonati su un forte-piano dell’epoca, che ci ha fatto capire quanto fosse diverso il timbro di quella musica composta per essere suonata in una camera, con un’atmosfera intima e introspettiva, così diversa dai grandi teatri di oggi.
Siamo arrivati poi nella sede della Società del Terziere di Città Nuova, ricca di cimeli storici, di oggetti e opere che ricordano quanto sia sentito lo spirito combattivo del Balestro, retaggio di altre epoche ma ancora vivo qui da noi.
Poco dopo ci aspettava lo scenario del chiostro di Sant’Agostino e la bellissima Chiesa che ancora conserva il mantello del predicatore più importante, quel San Bernardino che nacque a Massa Marittima ma che divenne più famoso a Siena. Sandro ci ha descritto con dettagli anche meno noti l’ambiente, gli spazi, la vita di quella che era la città in epoca medievale e ci ha portati infine a vedere la torre e l’arco senese, arrivando sulle mura per ammirare il panorama dall’alto, verso il mare, i tetti e i monumenti di Città Vecchia.
Conclusa la visita, si è svolta la cena organizzata da Luigi Mansi, presidente del Rotary Club di Grosseto, nella location storica delle Clarisse. Qui il nostro Governatore distrettuale Alessandro Vignani ha presentato il seminario del sabato, e i soci hanno potuto conoscere amici provenienti da altre città della Toscana.
La mattina dopo, mentre un gruppo di soci del Club era impegnato al Punta Ala Golf Hotel per il Seminario distrettuale, Sandro Poli ha terminato la visita a Massa Marittima portando le consorti a vedere i monumenti di Città Vecchia, in particolare la splendida Cattedrale di San Cerbone e tutti le altre emergenze architettoniche che contraddistinguono questo luogo, da definire come il “centro storico” della Maremma.
A Punta Ala intanto si svolgeva il seminario che aveva come punto centrale la discussione sulle modifiche allo statuto, proposte nel COL 2016 – COUNCIL ON LEGISLATION OF ROTARY INTERNATIONAL, tenutosi dal 10 al 15 Aprile a Chicago, Illinois, USA.
Un dibattito acceso ha contraddistinto l’esame di questo punto, sul quale in sala non c’è stata unanimità di vedute e che ha dato modo di contrapporre la linea chiamiamo “storica” sostenuta da Gennaro Maria Cardinale e da Alessandro Vignani, d’accordo nel mantenere alcuni punti ritenuti imprescindibili, e quella innovativa, che sostiene il cambiamento sia nel modo di pensare, sia nelle regole di conduzione del Rotary centrale e dei Club sparsi in tutto il mondo.
Come se n’è usciti? La palla è passata ai singoli Club, che dovranno esprimere l’eventuale opposizione alle risoluzioni adottate dal Council entro il 15 agosto 2016, in modo che si possa verificare l’adesione effettiva, a livello mondiale, alle nuove regole.