Lettera del Governatore del Distretto 2071 di Marzo 2018

Carissime Amiche ed Amici Rotariani,
marzo propone nuove sfide. Meglio: il nostro calendario rotariano ci ricorda che marzo è il mese dedicato all’acqua ed alle strutture igienico-sanitarie. E, dunque, che marzo ci chiama a riflettere su temi vitali per tutto il mondo e, in maniera drammatica, per tante aree prive di beni e servizi essenziali. Per poi agire, operare nel nome del Rotary. E non vi è certo bisogno di dire che l’acqua è un elemento essenziale, strategico della vita, un bene primario, che si lega strettamente, come una seconda faccia di una medaglia, alla sanità, alla imprescindibile presenza di adeguate strutture igieniche e sanitarie. Ed il tema diventa, così, quello della salute.
Che in molte zone del mondo, in troppi Paesi, si debba registrare una carenza non solo di acqua potabile, ma più semplicemente di acqua; che la conseguente, connessa carenza, dove non assenza, di presidi sanitari rappresenti una fonte di sofferenza e di condizioni umane inaccettabili è un dato non più tollerabile. Non è più tollerabile che 2,5 miliardi di persone non abbiano accesso a strutture igienico-sanitarie adeguate; che 1.400 bambini muoiano ogni giorno a causa di malattie dovute alla mancanza di servizi igienici ed acqua pulita. Non servono soluzioni imposte dall’alto, ma soluzioni adatte alle diverse situazioni: le uniche capaci di garantire continuità nel tempo e sul territorio e di innescare un processo virtuoso ed autonomo, cioè a dire radicato sul territorio, compreso e condiviso dalle popolazioni locali. Va infatti ricordato che pochissime persone muoiono di sete, mentre milioni muoiono a causa di malattie prevenibili che derivano dall’acqua. Basti pensare che il corretto lavaggio delle mani con acqua e sapone può ridurre i casi di diarrea fino al 35 per cento.
Occorre, allora, migliorare l’accesso all’acqua pulita; costruire pozzi che attingano l’acqua da falde sotterranee; realizzare sistemi di raccolta dell’acqua piovana; predisporre sistemi di depurazione dell’acqua per uso domestico (filtri, metodi di clorazione, depuratori a luce solare); promuovere soluzioni a basso costo. E, vale la pena ed è bello ricordarlo, sono queste le linee guida che gli interventi del Rotary da tempo seguono e adottano in tante zone del mondo. Sono queste le linee guida ed i criteri che la Fondazione approva ed incoraggia, non di rado con un ruolo chiave, nella realizzazione di simili progetti.
L’acqua è, però, solo un elemento, prezioso e vitale, di un processo che deve tendere a garantire a tutti migliori condizioni di vita. Ma l’acqua non basta: anche se l’acqua, il controllo dei fiumi, dei laghi, dei bacini è spesso la causa scatenante di tante tensioni e di tanti conflitti. Non a caso, il Rotary accompagna il tema dell’acqua con quello, altrettanto essenziale, delle condizioni igienico-sanitarie. Detto diversamente: non manca solo l’acqua, potabile innanzitutto. Mancano le strutture socio-sanitarie, mancano i servizi di base per la cura delle persone, mancano mezzi e risorse per la prevenzione delle malattie. Manca, insomma, la “cura” dell’uomo.
In questi settori, il Rotary svolge un ruolo centrale. Molte delle iniziative, molti degli interventi hanno queste caratteristiche e mirano a incidere sulle situazioni più gravi, non perdendo di vista la necessità di risolvere un doppio problema, le cui componenti sono strettamente intrecciate: disponibilità di acqua, disponibilità di strutture e servizi a tutela dell’igiene.
Merita ricordare, come tributo alla memoria di Samuel Owori, il Presidente eletto del R.I. di recente scomparso, il progetto “Access to WASH in Tororo”, che tanti rotariani stanno sostenendo ed al quale concorre la nostra Fondazione, per garantire acqua e servizi igienici-sanitari alla popolazione dell’Uganda. Merita anche ricordare il World Water Day -22 marzo- la giornata dell’ONU per attirare l’attenzione del mondo su questi temi, nel quadro dell’obiettivo 6 dello sviluppo sostenibile della Nazioni Unite perché entro il 2030 tutti abbiano accesso all’acqua potabile. Merita infine ricordare che il 22 giugno -WWS 10 – WASH e salute-, nel contesto della Conferenza internazionale di Toronto, si terrà una giornata dedicata a come il Rotary può aiutare migliaia di ospedali e strutture sanitarie che mancano di acqua potabile e servizi igienici.
Grandi i problemi, grandi le sfide. Il Rotary può fare molto.
Vi saluto in amicizia

Giampaolo Ladu
DG 2071